How to Tokenize a asset on AEternity blockchain for supply chain

AEternity blockchain is an Erlang-based scalable smart contract platform engineered by programming pioneers to address some of the most fundamental challenges native to earlier blockchains. By…

Smartphone

独家优惠奖金 100% 高达 1 BTC + 180 免费旋转




La mia esperienza con la coin DIVI

Una coin POS per lo staking e la creazione di masternode in semplici e rapidi passaggi

Ho deciso di scrivere questo articolo per condividere con i criptomaniaci, e più in generale con tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questo interessantissimo mondo, l’esperienza decisamente positiva che ho finora vissuto con la criptovaluta POS (Proof Of Stake) denominata DIVI.

Il progetto DIVI è nato grazie ad una ICO (Initial Coin Offering) svoltasi tra i mesi di ottobre e novembre del 2017. In origine si trattava di un token ERC20, basato cioè sulla blockchain di ETH (Ethereum), che si chiamava DIVX. Successivamente, a partire dal mese di settembre del 2018, il token DIVX è stato migrato (swap) nell’attuale blockchain proprietaria assumendo la denominazione appunto di DIVI. Nel porre in essere tale migrazione si è impiegata la conversione 1 DIVX = 100 DIVI. Alcuni siti, come ad esempio Icodrops, non hanno ancora purtroppo recepito detta conversione e di conseguenza forniscono tuttora valori errati dell’indice ROI (Return On Investment) poiché particolarmente bassi. Fortunatamente i siti più noti come ad esempio CoinMarketCap, CoinGecko, CoinCodex ecc. riportano invece valori corretti del ROI che risultano alquanto elevati pur essendo stato il periodo da poco trascorso, ed anche per la verità quello in corso, assolutamente deleterio per la maggior parte delle ICO nate tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018.

Si è detto che DIVI è una coin POS e di conseguenza, come tale, può essere “coniata” utilizzando PC molto datati o addirittura dei semplici Raspberry. Le monete POS, difatti, al contrario di quelle POW (Proof Of Work), come ad esempio il famosissimo BTC (Bitcoin), non abbisognano di potenza di calcolo per essere generate grazie al diverso protocollo impiegato per la messa in sicurezza della loro blockchain e per il conseguimento del consenso distribuito. Ulteriori e più precise informazioni relative a queste due grandi tipologie di monete possono naturalmente essere reperite in abbondanza nel web.

Ecco dunque qui di seguito la mia personale esperienza con DIVI aggiornata al 12 agosto 2019, cioè sino a circa 12 giorni prima rispetto al momento in cui sto scrivendo questo articolo (24 agosto 2019). Ciò in quanto a partire dal 13 agosto 2019 ho incrementato il numero di monete DIVI presenti nel mio PC wallet e così facendo non mi è stato, e non mi sarà, più possibile eseguire un confronto diretto, in termini di staking, con l’ammontare di DIVI che avevo inizialmente acquistato. A tal riguardo è interessante osservare che il prezzo di DIVI dal 12 agosto 2019 al momento in cui ora sto scrivendo è aumentato di oltre il 30%. Di conseguenza la performance di DIVI è, ad oggi, decisamente migliore rispetto a quella, già ottima, di seguito illustrata. Sottolineo inoltre che per evitare possibili equivoci al lettore ho evitato di utilizzare il separatore delle migliaia nell’indicare il numero di monete DIVI (l’ho invece mantenuto nello scrivere le somme in dollari).

- Il 5 gennaio 2019 ho acquistato 435170 DIVI nell’exchange Cryptopia, oramai non più disponibile poiché in liquidazione, al prezzo unitario di 0,002906 USD. La spesa totale è stata dunque di 1.264,60 (= 435170 x 0,002906) USD.

- Il 12 agosto 2019, cioè dopo 218 giorni, il saldo del mio PC wallet era di 626859 DIVI e di 4.898,90 USD dato che in tale data il prezzo unitario di DIVI era di 0,007815 USD.

- Al termine dei 218 giorni di staking in esame il profitto in termini di coin è stato quindi di 191689 (= 626859–435170) DIVI e dunque di 3.634,30 (= 4.898,90–1.264,60) USD.

- La reward (ricompensa) giornaliera media (non fissa) derivante dallo staking è stata di circa 879 (= 191689 : 218) DIVI e quindi di circa 16,67 (= 3.634,30 : 218) USD.

- L’indice ROR (Rate Of Return), relativo al periodo di 218 giorni di staking, è stato pari a circa 0,44 [= (626859–435170) : 435170]. L’incremento percentuale in termini di coin è stato dunque del 44%.

- L’indice ROI (Return On Investment), relativo al periodo di 218 giorni di staking, è stato pari a circa 2,87 [= (4.898,90–1.264,60) : 1.264,60]. L’incremento percentuale del capitale iniziale è stato pertanto del 287%.

- Il 5 gennaio 2019 (stesso giorno nel quale ho investito in DIVI) il prezzo del BTC era di 3.873,05 USD. In data 12 agosto 2019 il valore del BTC risultava di 11.432,89 USD. Il ROI del BTC in tale periodo è stato quindi di 1,95 [= (11.432,89–3.873,05) : 3.873,05] e di conseguenza l’incremento del capitale in USD è stato del 195%. Questo valore risulta sensibilmente inferiore a quello del 287% da me ottenuto sino al 12 agosto 2019 grazie all’aumento del prezzo unitario di DIVI unitamente alle ulteriori coin derivanti dallo staking. E’ importante precisare che minare BTC con un PC portatile del 2009 sarebbe stato per me ovviamente impossibile in quanto trattasi, come già specificato, di una moneta POW (che necessita dunque di un imponente hardware).

Nel momento in cui sto scrivendo questo articolo (24 agosto 2019) il prezzo di DIVI risulta di 0,010805 USD e sono trascorsi circa 12 giorni dal termine dell’analisi appena descritta (12 agosto 2019). Rifacendo gli stessi calcoli, ipotizzando di aver ricevuto in media 879 DIVI al giorno nel corso degli appena citati circa 12 giorni (in realtà ho ricevuto un numero giornaliero maggiore di coin poiché a far data dal 13 agosto 2019 ho, come già precisato, incrementato il numero di DIVI presenti nel mio PC wallet), il ROI di DIVI risulta ora del 445%. In questo momento, invece, il prezzo del BTC è calato rispetto al 12 agosto 2019 e, precisamente, ammonta a 10.015,64 USD. Il ROI del BTC è pertanto attualmente pari al 159% ovvero ad un valore notevolmente inferiore a quello ottenuto con DIVI nel medesimo periodo.

La scelta quindi di investire in DIVI, che trattandosi di una moneta POS mi ha permesso di fare staking con il mio vecchio PC portatile del 2009 altrimenti inutilizzabile, si è dimostrata alquanto più remunerativa che investire in BTC.

Tengo a precisare, al fine di non ingenerare nel lettore alcun remoto equivoco, che tutto quanto sinora scritto non vuole per nulla essere, neppure lontanamente, un consiglio finanziario. Il mio scopo è infatti solo quello di rendere nota l’esistenza di una coin POS, cioè DIVI, che credo meriti attenzione per le sue interessanti caratteristiche. E’ chiaro inoltre che essendo estremamente complesse le dinamiche del criptomondo non è detto che una moneta che ha finora avuto un’ottima performance continui ad averla anche in futuro.

In breve DIVI è una moneta POS che in pochi semplici e rapidi passaggi, dopo aver ovviamente scaricato ed installato il relativo wallet nel proprio PC o Raspberry, permette a chiunque, anche ai neofiti, di eseguire sia lo staking che la creazione di masternode. Il team sta inoltre sviluppando un’app, anch’essa particolarmente semplice da utilizzare, al fine di favorire il più possibile la diffusione di massa delle criptovalute ed in particolare, ovviamente, della loro coin DIVI. Alcune preview dell’app sono già disponibili in rete. E’ utile precisare che per lo staking sono necessari almeno 10000 DIVI mentre per la creazione del più piccolo dei 5 masternode previsti, denominato Copper, servono 100000 DIVI. Gli altri masternode sono il Silver (300000 DIVI), il Gold (1000000 DIVI), il Platinum (3000000 DIVI) ed infine il Diamond (10000000 DIVI). I masternode a livelli, che hanno un costo mensile che varia da 10 a 15 USD in funzione della loro dimensione, hanno principalmente lo scopo di rendere alla portata di tutte le “tasche” tale interessante recente tecnologia. Per tutti quelli che fanno staking è inoltre prevista una lotteria settimanale che attribuisce ben undici premi: al primo vanno 252000 DIVI e 25200 DIVI agli altri dieci. I premi vengono automaticamente accreditati nel wallet. Tramite il medesimo wallet è possibile sia fare staking che creare e mantenere masternode. Ad esempio se si dispone di 350000 DIVI è possibile creare un masternode Silver e fare staking con i rimanenti 50000 DIVI.

Buona fortuna a tutti gli appassionati del fantastico e variegato criptomondo!

Add a comment

Related posts:

Montevideo y la pandemia. Parte 9

Una doctora de confianza me cuenta que sus padres y su hermano dieron positivo en los test de coronavirus. Su padre estuvo tres días en cuidados intensivos. A pesar de eso, los casos que anuncian en…

Sardines

James slid his forearm out of the sea. A sardine sagged from his fist. Still wet, the fish flung salty droplets that bounced and melded back into the ocean, rippling against the water, which was so…